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Raccolta Opere “Antica Farmacia Giuli”

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RACCOLTA OPERE “ANTICA FARMACIA GIULI”  

Possiamo affermare che intorno al XV secolo, a Cerreto d’Esi, si iniziava a vedere un movimento pittorico di notevole pregio e interesse, lo testimonia la presenza di Antonio di Agostino da Fabriano, al quale fu commissionata una croce-reliquiario astile, dipinta su entrambi i lati e del fabrianese Luca Bartolomeo delle Fibbie, al quale a quest’ultimo fu commissionata una pala d’altare in legno raffigurante l’Annunciazione. Nel secolo successivo troviamo nel piccolo borgo Ercole Ramazzani che in tarda età dipinse la Pala d’altare raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Michele Arcangelo e Sant’Antonio Abate per la chiesa di Santa Maria Assunta. In quest’opera i colori smaglianti si ricollegano a Lorenzo Lotto. Queste opere, insieme ad altre “minori” sono raccolte nell’Antica Farmacia, appartenuta prima alla famiglia Lorenzetti, successivamente alla famiglia Gaoni, e che è stata gentilmente concessa in comodato d’uso al Comune di Cerreto d’Esi dall’ultimo proprietario dott. Giuli Carlo. L’edificio che la ospita è di vecchia costruzione ma presenta una bella facciata in pietra di stile “Littorio”, è situato all’interno del Castello storico di fronte alla torre detta di “Belisario”. L’interno è arredato con mobili che in alcune parti presentano dei profili sagomati e intagli risalenti alla fine del XIX secolo. Le altre opere “minori” presenti nella Raccolta sono:

  • La tela raffigurante La Madonna del Carmelo con San Rocco e San Leopardo di un pittore marchigiano del XVI secolo che si trovava nella Chiesa di Santa Maria della Porta, è dedicata alla Madonna del Carmine e le due figure sacre si ricollegano rispettivamente alla presenza sul territorio di un Oratorio e di una chiesa rurale dedicate ai due Santi.
  • Il Transito della Santa Casa, Sant’Antonio Abate e San Vito del XVII secolo, la tela con molta probabilità proviene dalla Chiesa di San Vito, che sorgeva dal XV secolo nei pressi delle Cerquete, una piccola frazione in periferia di Cerreto d’Esi.
  • La Madonna con Bambino, San Carlo Borromeo, Sant’Albertino di Fonte Avellana e una coppia con un bambino, risalente al XVII secolo, si trovava nella Chiesa Collegiata. La committenza va ricercata nella Confraternita omonima, presente a Cerreto in quel periodo, oggi non più esistente.

Una tela raffigurante l’Immacolata Concezione, San Sebastiano, un Santo Vescovo e San Francesco di un pittore ignoto marchigiano del XVII, forse si trovava nella Chiesa di Santa Maria Assunta. La scelta dei personaggi del quadro si collega a Cerreto d’Esi perché San Sebastiano era titolare insieme a San Rocco dell’omonima Compagnia e il loro culto si diffuse con una certa rapidità perché si riteneva che essi proteggessero dalle pestilenze. Un ritaglio di tela raffigurante i Santi Pietro e Paolo del secolo XVIII dove si riconoscono San Pietro perché è più maturo con i capelli bianchi e tiene le chiavi in mano, e, San Paolo perché è più giovane. La tela è forse il residuo di una composizione più ampia. La raccolta in questo ultimo anno è stata arricchita da altre opere come un dipinto realizzato ad olio che raffigura il Transito di San Giuseppe, il Santo è steso sul letto di morte, affiancato dalla Vergine Maria e dal Figlio Gesù, ai piedi del letto inginocchiata una figura femminile piangente, l’opera è completata dalla cornice originale laccata in nero e dorata. L’altra opera sempre olio su tela, risalente al XVIII secolo rappresenta il Sogno di San Giuseppe, uno dei due sogni e per l’esattezza quello nel quale il Santo, assopito, riceve dall’angelo l’ordine di lasciare la sua terra e fuggire con la moglie e il Figlio in Egitto. Quest’opera che si trovava nella sagrestia di Santa Maria Assunta, è di autore ignoto.

Nella terza sala sono esposte quattro stazioni della Via Crucis appartenute al ciclo completo di 14 stazioni (secolo XVIII) e sono le uniche rimaste dopo due trafugamenti successivi delle altre. Le piccole tele e le loro cornici attendono un urgente restauro conservativo. Di notevole interesse, sono due dipinti su tavola, forse abete o pioppo, in monocromo grigio a imitazione di due sculture che raffigurano San Romualdo e San Silvestro (secolo XVIII), entrambi in abiti da abati con veste monastica, mitra e pastorale. Nella prima sala della raccolta sono esposte tre piccole opere di scultura lignea: due reliquiari del XVIII secolo che si trovavano nella Chiesa di Santa Maria Assunta, sono scolpiti a soggetti fitomorfi (foglie di acanto) rivestiti in foglia d’oro. Un’Erma, l’unica rimasta di un altare barocco trafugato nella Chiesa di Santa Maria della Porta, rivestita in foglia d’oro e d’argento. Da un’Altarolo risalente tra la fine del ‘700 e inizio ‘ 800 raffigurante la Vergine con il Bambino. E’ un oggetto devozionale attestato anche dalla presenza di due corone in lamina d’argento e false pietre per la Madonna e il Bambino, è di proprietà privata. E infine da oggetti sacri che appartengo alla Parrocchia di Santa Maria Assunta come: Ostensori d’argento, calici in oro e argento, reliquiari e carte glorie.

 

  VI INVITIAMO A VISITARE ANCHE LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DI CERRETO D'ESI  

 

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