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BIBLIOTECA COMUNALE “T. LIPPERA”
Nell’archivio storico comunale, la biblioteca comunale, viene menzionata dal1868 al 1874, dopo un periodo di silenzio, nel primo dopoguerra e precisamente nel 1950, il sindaco Guglielmo Carloni, cede la sua casa personale per avviare un primo centro di lettura, aveva poco più di 900 testi, negli anni successivi si trasforma prima in Centro sociale Educazione Permanente poi negli anni ‘90 in Biblioteca Comunale. La “ricchezza” della Biblioteca attualmente consiste in 15000 testi gran parte inventariati e catalogati, nel 2000 viene intestata al dott. Tommaso Lippera, grazie alla donazione da parte degli eredi di un importante patrimonio librario composto da numerosi testi di medicina e politica. All’interno della struttura si trova una sezione dedicata alla narrativa per ragazzi continuamente aggiornata, dove possono non solo leggere ma anche visionare fumetti e prendere in prestito VHS o DVD, una sala di lettura intitolata all’insegnante Antonia Mirasole (1941-1996), una sala di consultazione dove ci sono enciclopedie e ogni genere di disciplina, un’ ampia sezione di storia locale e tre postazioni internet con un’emeroteca per la consultazione di quotidiani e riviste. La biblioteca nel corso degli anni ha svolto molteplici ruoli che si sono evoluti e modificati in relazione alle esigenze sociali. Non più vista come luogo di conservazione dei documenti, ma come un centro policulturale d’incontro e di confronto. Sono stati promossi dei progetti che hanno valorizzato e fatto crescere culturalmente la frequenza alla biblioteca e l’abitudine alla lettura.
TORRIONE DELL’AGOSTINO (sede Biblioteca Comunale)
Esposta verso nord, è ancora visibile una torretta a pianta rettangolare, che controllava la viabilità di tutto il territorio in direzione di Albacina. Alta originariamente 15 metri, ha subito vari rimaneggiamenti. Conserva, alla base, la muratura originaria risalente alla fine del XIII secolo. Sembra che questa costruzione abbia preso il nome dalla famiglia fabrianese degli Agostini, sopra l’arcata del portone principale dell’abitazione collegata al torrione è murato lo stemma in ceramica policroma della suddetta famiglia. “ Causa promossa dai figli di Giulia Agostini (sorella di Francesco Agostini) e Bartoli Peroli contro Giovan Battista Agostini (fratello di Francesco) e Giulia (moglie di Baldo Maurizi della Stacciola, nipote di Francesco) per l'eredità di Francesco Agostini nel 1581. Tra i beni elencati, è nominata la loro casa nel castello di Cerreto. “ (AMF, Fondo Fabriano 18 Monastero di San Silvestro).
VI INVITIAMO A VISITARE ANCHE LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DI CERRETO D'ESI
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