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Ghezzi, Artisti di Comunanza

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Sebastiano (Comunanza 1580 - 1647)

La dinastia dei Ghezzi inizia con Sebastiano, artista dalle molteplici capacità: fu pittore, decoratore, architetto, ingegnere militare revisore delle fortezze ecclesiastiche sotto Urbano VII, nonché scienziato e alchimista. A Comunanza, tra il 1604 e il 1607, nella Chiesa della Beata Vergine del Rosario (detta del Ponte), dipinse l’altare maggiore e quello del Crocifisso. Successivamente, nel 1609, nella minuscola chiesa di S. Maria delle Grazie di Case di Ciotto dipinse la "Madonna delle Grazie, S. Giuseppe e S. Caterina". Nel 1613, ad Ascoli, dipinge nel chiostro di S. Angelo Magno e le lunette del chiostro di S. Domenico con "La Nascita di S.Benedetto". Opera anche a S. Vittoria in Matenano e a Sarnano nella Chiesa degli Agostiniani. Ancora a Comunanza, dipinge l’affresco dell’altare maggiore della chiesa di S. Francesco "S. Francesco che riceve le stimmate" e gli stucchi dell’altare della Cappella di S. Monica. Per la Chiesa Matrice di S. Caterina, ha realizzato l’altare in stucco della cappella dedicata alla Santa.

Opere presenti a Comunanza:

  • L’unica opera di Sebastiano sopravvissuta a Comunanza si trova nella Duecentesca Chiesa di S. Francesco dietro l’altare maggiore e raffigura “S. Francesco che riceve le stimmate”. La Chiesa è in restauro.
  • Il Museo di Arte Sacra possiede una copia dell’opera “Adorazione dei Magi” ad esso attribuita, olio su rame, custodita nella Pinacoteca Civica di Montalto delle Marche, proprietà del Municipio di Montalto dal 1691.

Esisteva, nella Chiesa di S. Maria delle Grazie di Case di Ciotto, contrada di Comunanza, l’opera giovanile di Sebastiano "Madonna delle Grazie, S. Giuseppe e S. Caterina d'Alessandria" datata 1609. La chiesa è stata demolita nel 1989.

 

Giuseppe Ghezzi (Comunanza 1636 - Roma 1721)

Figlio di Sebastiano, trasferito a Roma giovanissimo, si impone nella Roma Barocca come sensibile pittore, restauratore, letterato, e organizzatore di attività legate agli artisti Marchigiani presso la Chiesa di S. Salvatore in Lauro. Membro dell’Accademia dell’Arcadia, profondamente stimato dalla regina Cristina di Svezia e dal papa Gregorio XI°, fu anche Segretario per molti anni dell’Accademia del Disegno o di S. Luca. Suo allievo fu il compaesano Antonio Mercurio Amorosi, che intraprese la strada della pittura "di genere". Nelle Marche Giuseppe dipinse opere di grande interesse: "S.Caterina d'Alessandria d'Egitto" a Penna S. Giovanni, "Madonna e S.Francesco" nella Chiesa di S. Agostino ad Ascoli, a Castignano "l'Annunciazione", a Montefortino "Madonna con Bambino", a Monte S. Martino "Madonna in gloria con Bambino e anime purganti", a Tolentino "S.Nicola di Bari". Muore a Roma nel 1721 alla veneranda età di 87 anni, ed è sepolto nella Chiesa di S. Salvatore in Lauro.

Opere presenti a Comunanza:

  • “S. Giovanni Battista, S. Giuliana Falconeri e anime purganti” olio su tela, presso la Chiesa di S. Caterina d’Alessandria d’Egitto, altare dedicato a S. Giuliana Falconieri, anno 1680.
  • “Vergine di Loreto, Santi e Anime purganti” (dipinto insieme al figlio Pierleone e ad Antonio Mercurio Amorosi), olio su tela, presso la Chiesa di S. Caterina d’Alessandria d’Egitto, altare dedicato alla Madonna di Loreto, 1685.
  • “S. Liborio”, olio su tela, presso il Museo di Arte Sacra, proveniente dalla Chiesa di S. Anna,anno 1685. L’immagine del vescovo si impone nell’opera immerso nella luce che contrasta con il cielo tempestoso di un bel colore cobalto, il Santo dallo sguardo penetrante, mostra sulla mano inguantata due reni di piccole dimensioni; tipica dell’iconografia dei Ghezzi è il preziosismo che vediamo magistralmente definito nelle vesti e nella barba.
  • “Autoritratto 1680”, copia di dipinto olio su tela, presso il Museo di Arte Sacra. Acquistato dal Collezionista Joseph Fresch, zio di Napoleone proveniente da Ajaccio e ivi custodito nel Museo Fresh. Opera di impianto accademico ma dall’espressione naturale e non artificiosa. La pennellata sicura, la luminosità del viso, la minuzia nei particolari, ci fanno conoscere un Ghezzi ottimo ritrattista.

 

Pier Leone Ghezzi (Roma 1674 – 1755)

Secondogenito di Giuseppe, grande figura di Artista e intellettuale della Roma tardo Barocca, pittore di grande sensibilità come il padre, diventa un osservatore della realtà attraverso le caricature che lo portano ad essere il più grande caricaturista del settecento.

Opere presenti a Comunanza:

  • “Vergine di Loreto, Santi e Anime purganti” (dipinto insieme al padre Giuseppe e ad Antonio Mercurio Amorosi) olio su tela, presso la Chiesa di S. Caterina d’Alessandria d’Egitto,altare Madonna di Loreto.  

 

Fonte informativa e informazioni turistiche con possibilità di visite guidate:

  • SEDE LOCALE ARCHEOCLUB D'ITALIA
  • P.zza IV Novembre, 9
  • Tel. 0736 844137
  • Cell. 333 4540176

 

  VI INVITIAMO A VISITARE ANCHE LA PAGINA DI PRESENTAZIONE DI COMUNANZA

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