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L'Architetto Pietro Maggi e la Chiesa di S. Lorenzo in Montedinove

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Il Maggi nacque nel Canton Ticino nel 1756 e insieme al padre Carlo, anch'egli architetto, arrivò a Monte­dinove prima del 1776; sposatosi con una montedinovese decise di ri­manere, facendosi stimare per il suo lavoro che portò avanti fino alla morte, sopravvenuta mentre dirige­va i lavori della Chiesa Matrice di Colonnella nel 1817. Ritenuto, an­che fuori del paese, architetto di grande abilità e competenza, la sua consulenza era richiesta per tutta la Bassa Marca, dove oggi si ammira­no opere come la Colleggiata e l'O­spedale di Offida, la Chiesa delle suore marcucciane ad Ascoli, la risi­stemazione della piazzetta con la Chiesa e il Teatro dell'Arancio a Grottammare, le Chiese di S. Vitto­ria, Petritoli, Gualdo di Fermo, Co­lonnella, Castignano, per non citare che alcuni degli innumerevoli lavori che portano la sua firma. Secondo il De Fabiis, la Chiesa di S. Lorenzo di Montedinove rimane uno dei suoi capolavori, sia per la pulizia e l'essenzialità degli elementi strut­turali, che per l'eleganza delle deco­razioni per le quali il Maggi si avval­se di maestranze appositamente chiamate dalla Svizzera.

Il colonna­to con scanalature a vista, ornato da finissimi capitelli corinzi in stuc­co bianco, la cui perfezione sculto­rea non ha pari nella zona, si deve al ticinese Domenico Fontana, come è attestato dal registro dell'Alberti. Scorrendo tale registro si nota chia­ramente come al seguito del Maggi lavorassero numerose maestranze specializzate, venute dal suo paese di origine, il Canton Ticino. L'af­fluenza di artisti del nord nello Sta­to Pontificio era divenuto corrente sin dal Quattrocento, poiché il papa­to assicurava, più che altrove, un'opportunità di lavoro continua e ben remunerata. Con la crisi della Chiesa, tale afflusso ebbe termine e probabilmente il Maggi con i suoi collaboratori è uno degli ultimi rap­presentanti di questa particolare immigrazione di artisti. Secondo quanto tramandato oral­mente, la pregevole fattura degli interni di S. Lorenzo suscitò l'interes­se dell'architetto montaltese Giu­seppe Sacconi, che copiò e studiò gli stucchi per trame ispirazione. Approfondimenti Chiesa San Lorenzo....

 

Fonte Informativa - Archeo Piceno (Laura Monaldi) a cura delle sedi Archeoclub di:

  • Acquaviva Picena
  • Castignano
  • Cossignano
  • Montalto delle Marche
  • Montedinove
  • Ripatransone
  • Rotella

 

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