Ascocarpi
Tuberiformi, gibbosi, a volte globosi, spesso molto tubercolari. Le dimensioni sono modeste e variano da pochi millimetri di diametro fino a massimo 5 o 6 cm di diametro, con pesi che raramente raggiungono i 100 g.
Peridio
Liscio, sottile, con superficie pubescente da giovane, molto variabile di colore dal biancastro al rossastro, sia in modo uniforme che a macchie.
Gleba
Dapprima ocracea poi bruno-rossiccia, color fegato, marezzata da vene bianche rade, con contorno sfumato. Aroma forte, agliaceo, gradevole in modeste quantità, la carne può risultare individualmente poco digeribile.
Habitat
Ipogeo in boschi di conifere (Pino nero, Pino silvestre, ecc.), latifoglie pure e miste (Roverella, Cerro, Carpino, ecc.). Matura da Dicembre ad Aprile.
Raccolta e Commercializzazione
Dal 15 Gennaio al 30 Aprile
Ricetta
Il tartufo bianchetto ha un gusto molto particolare, che viene esaltato dalla sua cottura, pertanto, a differenza del bianco pregiato, che vi abbiamo consigliato di consumare sempre a crudo, vi consigliamo sempre di cuocere un po’ il bianchetto prima di utilizzarlo, o durante il suo utilizzo. Questo consiglio è dovuto anche al fatto che per alcuni individui il bianchetto può risultare indigesto, in questi casi, va bollito per pochi minuti prima del suo utilizzo, e non darà più problemi di digestione.
Frittata al tartufo bianchetto
Ingrendienti per 4 persone: 40 g. di tartufo bianchetto, 6 uova, due cucchiai di olio extravergine di oliva, sale.
Procedimento: battere le uova aggiustando di sale. In una padella sfriggete leggermente il tartufo bianchetto nell’olio di oliva e poi aggiungete le uova sbattute, portando il tutto a cottura.