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Storia
Si tratta di un “fabbricato fortemente cementato composto di una chiesuola, di una casupola con torrione rude e robusto” situato in luogo alpestre, alle falde del monte S.Vicino. La costruzione della chiesa e dell’ospizio sembra risalire al 1451, anche se il torrione di avvistamento e’ da ritenere di piu’ antica origine. Il sito era stato precedentemente abitato dai frati o romiti di difficile individuazione.
Essendo disabitato, nel 1529, i primi cappuccini di Colmezzone (Camerino) ne ottennero l’uso e vi vennero ad abitare. Nell’Aprile del 1529 Matteo da Bascio e Ludovico da Fossombrone qui convocarono il primo Capitolo generale dell’Ordine (ndr una trentina di frati tra i quali scelti solo 12 capitolari) nel quale venne eletto primo Vicario Generale lo stesso fr. Matteo. Qui’ furono redatte le prime costruzioni (ndr dette di Albacina) che, con poche variazioni, regoleranno l’Ordine cappuccino per quasi quattro secoli.
Scarsissime le notizie che seguirono a quel memorando Aprile 1529. Si sa unicamente che nel 1537 la famiglia religiosa cappuccina, per la scabrosita’ del luogo e l’angustia del convento, comincio’ a decrescere e i religiosi si spostarono in Fabriano ( Santa Maria Del Popolo) continuando a frequentare l’eremo cosiddetto dell’Acquarella non piu’ come cosa religiosa ma come romitorio; esso venne definitivamente abbandonato nel 1585”(Giuseppe da Fermo, I Conventi, ivi). Oltre al citato Giuseppe da Fermo puo’ essere utile vedere la Bella e Santa Riforma dei Frati minori Cappuccini, Roma 1963.
Arte
Chiesetta lunga metri sette e larga appena quattro, quasi del tutto spoglia; l’unico altare ospita un quadro con dipinta la Deposizione della Croce con ai lati S.Francesco e S. Pietro apostolo e, piu’ in basso, S. Giovannino, lo stesso autore avanza l’ipotesi che al tempo della presenza dei Cappuccini l’oratorio ospitasse un venerato crocifisso oggi custodito presso la chiesa parrocchiale della Frazione di Rastia in comune di Cerreto d’Esi.
Funzione del Convento
Eremo “Una chiesina con sagrestia, due camerette ed un torrione tozzo e poco bello a vedersi, ecco tutto il romitorio dell’ Acquarella”: Giuseppe da Fermo, L’ Eremitaggio dell’ Acquarella ed i frati Cappuccini, Jesi 1929.
Anno di Soppressione
Abbandonato nel 1585
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