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informazioni
La storia delle Marche a cura del:
Prof. Federico Uncini
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La forte presenza dei Bizantini in Italia si ebbe sotto l’imperatore Giustiniano che decise di ricondurre l’impero entro i vecchi confini. Così iniziò la guerra gotico-bizantina (535-553 d.C.). L’offensiva militare fu condotta da Belisario. Durante le fasi del conflitto il generale inviò nel Piceno un esercito al comando di Giovanni, occupando varie fortezze da Rimini fino in Ancona.
Osimo, Petra Pertusa ,Senigallia,Fermo,Urbino,Il Montefeltro furono investiti da tremendi scontri ed atrocità. La battaglia decisiva che segnò le sorti dei Goti avvenne ai Busta Gallorum tra Sassoferrato e Fabriano. Il re Goto Totila trovò la morte e il generale Narsete ne uscì vincitore.
Il breve periodo di calma che seguì la guerra gotica portò la ripresa delle attività agricole ed economiche. Ancona e Ravenna entrarono nella sfera bizantina e sviluppò le relazioni commerciali con l’impero d’oriente. Nel 568 l’invasione Longobarda divise di nuovo l’Italia tra Longobardi e Bizantini.
Il Piceno fu conquistato dai Longobardi mentre la parte settentrionale delle Marche rimase ai Bizantini, suddivisa in due Pentapoli . La Pentapoli Marittima comprendeva Rimini,Pesaro,Fano,Senigallia e Ancona; la Pentapoli Montana comprendeva Urbino,Fossombrone,Jesi,Cagli e Gubbio. Della cultura bizantina sono rimasti diversi monumenti militari e religiosi che si distinguono nell’arte e l' architettura orientale fiorite durante l'occupazione .
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