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informazioni
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Il Museo archeologico "G. Allevi" si trova all'interno dell'ottocentesco palazzo De Castellotti - Pagnanelli che, dal 1998, ospita anche il museo del Merletto a Tombolo, il museo delle Tradizioni popolari e la Pinacoteca comunale e costituisce così un vero proprio polo culturale.
CENNI STORICI:
Il Museo deve la sua fondazione al frutto della fortunata serie di campagne di scavo compiute nella seconda metà dell’800 dall’ archeologo Guglielmo Allevi (1834-1896). Immediatamente allestito in una corsia dell’ex convento di S. Agostino e aperto al pubblico, costitui da allora una delle principali collezioni archeologiche private della provincia.
Nel 1898, poco dopo la morte dell’Archeologo, fù acquistato dal Comune di Offida. Destinandosi il locale ad uso delle scuole, nel 1950 il Museo viene incassato e depositato in una sala del palazzo Comunale dove resta abbandonato per oltre venti anni. Tra il 1972 e il 1976 viene catalogato, riordinato ed allestito a cura dei gruppi Archeologici d'Italia in due sale del Comune.
Nel 1996, in occasione delle manifestazioni centenarie per la scomparsa dell’Allevi, il Museo è stato fornito di un nuovo apparato didattico, mentre nel 1998, per la sistemazione del Museo nella nuova sede, sono state acquistate nuove vetrine per permettere una migliore sistemazione degli oggetti.
I MATERIALI:
Le vicissitudini di 120 anni di vita hanno ridotto il patrimonio del museo da 4200 reperti del 1880 ai circa 1500 inventariati dall'Archeoclub nel 1996. Vi è tuttavia conservato quasi intatto il nucleo fondamentale della "Officina litica", delle due importanti necropoli Picene di Offida e Spinetoli assieme alla decorazione fittile templare di epoca repubblicana attribuita al leggendario "Tempio dell'OPHYS".
ALLESTIMENTO E DIDATTICA:
Oggi, la collezione è stata esposta nelle nuove sale del Museo seguendo un preciso ordine crono-tipologico. Per l'allestimento si è mantenuto, ampliandolo, quello realizzato nel 1996 e conservato nella mostra del 1996.
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