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informazioni
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La rete museipiceni è una rete intermuseale che pone a sistema alcune tra le più interessanti realtà culturali del Piceno. Terzo polo museale tra la provincia di Ascoli Piceno e Fermo, per quantità di collezioni. Le ricche ed eterogenee collezioni museali sono custodite in pregevoli spazi architettonici nei quali i percorsi museali, riallestiti negli ultimi anni, seguono un comune obiettivo di salvaguardia, valorizzazione, fruizione, accessibilità e legame con il territorio. Il paesaggio piceno costituisce di fatto la trama nel quale si innestano i Musei quali luoghi non della conservazione passiva del patrimonio quanto istituzione al servizio del pubblico in un rapporto partecipato e comunitario con la collettività, finalizzato alla tutela e crescita dell’identità del territorio.
La visita ai musei della rete non potrà prescindere da un viaggio nelle armoniose terre picene capaci di regalare emozioni nella percezione di una terra ancora a misura d’uomo, in una campagna segnalata dall’operosità contadina mai eccessiva, in un digradare di colline dai monti al mare dove i borghi antichi custodiscono con riservatezza inaspettate testimonianza d’arte e di storia.
Polo Museale Palazzo De Castellotti - Offida
Il Palazzo che ospita attualmente il Polo Museale di Offida fu realizzato da una delle famiglie più illustri di Offida: la famiglia Castellotti, il cui capostipite, Guido, viene citato quale capitano di milizia già dalla seconda meta del '500. Gli stessi discendenti rivestono ruoli importanti in campo sia militare che civile con pregevoli cariche pubbliche. L'attuale nome della famiglia, con il suffisso "De", fu ottenuto nel 1890, con Regio Decreto, su richiesta di Nicola De Castellotti. Il Palazzo venduto nel XX secolo alla famiglia Pagnanelli e' stato acquistato dall'Amministrazione Comunale di Offida nel 1997, e restaurato adeguatamente per ospitare tutte le collezioni civiche
MUSEO DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Il palazzo ospita nei diversi piani le numerose raccolte museali civiche. Nelle suggestive cantine del palazzo si trova adeguatamente ambientato il Museo delle Tradizioni Popolari. Fondato nel 1986 da alcuni docenti della scuola media locale con il nome Museo della civiltà contadina ed artigiana, dopo una prima sistemazione negli ambienti sotterranei dell'ex convento di Sant'Agostino, nel luglio del 1998 è stato organizzato un nuovo allestimento presso il Palazzo De Castellotti. Il criterio adottato per l'esposizione mira a far comprendere funzione e contesto di appartenenza di ogni singolo oggetto.
I manufatti sono accompagnati dalla specifica denominazione dialettale, per mantenere vivo il contatto con un passato ricco di implicazioni socio-economiche. Suddiviso in tre grandi settori, offre la possibilità al visitatore di effettuare un viaggio alla scoperta della vita quotidiana del territorio piceno, attraverso i reperti dell'artigianato rurale ed urbano. Al piano terra, vi è la Quadreria con esposta una splendida pala d’altare di Simone De Magistris, “I Tre Regni”.
Ai piani superiori è possibile entrare nell’affascinante mondo dell’arte applicata simbolo della cittadina di Offida attraverso il Museo del Merletto a Tombolo. L'arte del merletto a fuselli prodotto ad Offida, si tramanda di generazione in generazione dal almeno cinque secoli: da semplice passamano a fine gioco d'intrecci, per produrre manufatti di raro pregio e bellezza. L’allestimento è dedicato alla sperimentazione di quest’antica arte manuale che trova una rinnovata attualità nella ricerca così ben espressa nell’abito ideato dallo stilista Antonio Bernardi ed indossatadurante una sfilata a Londra nel 1997 da Naomi Campbell.
Accanto è possibile visitare il Museo Civico Archeologico. La Collezione prende il nome da colui che, nella seconda metà dell'ottocento, la formò: il Marchese Guglielmo Allevi, Regio Ispettore agli Scavi e Monumenti di Offida. Animato da una profonda passione per la storia e l'archeologia Allevi fece, a sue spese, diversi scavi nel territorio di Offida, Spinetoli e Castorano rintracciando una terramare, due palafitte, un'officina litica, diversi fondi di capanne, necropoli picene, sepolture romane, ville romane, il tempio dell'Ophis da lui ubicato sul colle della Guardia. La ricca collezione contiene circa 1000 pezzi fra piceni e romani ed è ulteriormente arricchita dalla realizzazione nel giardino del palazzo del Parco Archeologico Didattico dove sono state ricostruite una capanna ed una tomba picena.
Tutti i musei della rete prevedono percorsi museali multisensoriali e percorsi tattili per non vedenti. Il servizio di audioguide in italiano , inglese e tedesco è gratuito. Il museo garantisce massima accessibilità a ognitipo di utenza. E’ possibile prenotare per gruppi: visite guidate percorsi museali– laboratori didattici – visite guidate nei centri storici – visite presso le aziende produttrici – visite presso le aziende artigiane La rete museipiceni.it è parte del circuito Artistico Piceno -Museo e Territorio tra arte e ruralità.
Orari invernali:
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