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Situato tra i Comuni di Gabicce e Pesaro, il parco si erge dalle spiagge romagnolo marchigiane con un susseguirsi ondulato di speroni a picco sul mare alternati a piccole valli. Dalle massime quote delle colline, la falesia precipita nelle onde con spettacolari salti, offrendo un panorama che spazia dal verde brillante all’azzurro intenso dell’Adriatico.
Lungo gli oltre 10 chilometri di costa, l’area protetta presenta aspetti naturali di grande suggestione: la fioritura delle ginestre, che a maggio regala ineguagliabili profumi e colori, ma anche la falesia, con distese di fiori che si stendono fino a riva, e poi ancora spettacolari alberi monumentali insieme a boschi e giardini storici. Meta preferenziale per la migrazione dei rapaci (e di altre rare specie di veleggiatori) il parco si è dimostrato particolarmente adatto per l’attività di bird watching, tanto che disseminati nel territorio si trovano importanti Centri di osservazione e cattura dell’avifauna.
Ma chi visita il San Bartolo troverà un’infinità di suggestioni che spaziano oltre il carattere naturalistico. Racchiusi nei confini, sono conservati infatti splendidi monumenti architettonici come Villa Imperiale (complesso rinascimentale voluto dagli Sforza e completato dai Della Rovere) e Villa Caprile, che a tutt’oggi possiede uno dei più belli esempi di giardino all’italiana. Da non dimenticare il sito archeologico di Colombarone, dove sono stati riportati alla luce i resti dell’importante complesso residenziale signorile tardo antico, sorto tra il III e il IV secolo dopo Cristo. La villa si caratterizza per la presenza di cinque ambienti allineati, tutti pavimentati a mosaico, con tessere bianche, nere e policrome, con motivi geometrici e floreali. Dal punto di vista scientifico, il complesso è molto importante essendo una delle poche ville di questo tipo finora note e l’unica nelle Marche esplorata in modo sistematico.
Impossibile non citare poi i bellissimi borghi medievali di Fiorenzuola di Focara, Casteldimezzo e Gradara visitati da Dante e citati anche nella Divina Commedia. Natura e cultura si uniscono nel Parco del San Bartolo in modo inscindibile ed i sentieri che dal monte conducono alla spiaggia sono vere occasioni per esperienze che coinvolgono tutti i sensi. E’ anche per queste ragioni che spiaggette come quella di Fiorenzuola e Casteldimezzo o porti turistici come quello di Vallugola sono meta di un turismo sempre più ricercato e di qualità.
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