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BENVENUTI A VISSO
Presentazione Fotografica a cura dell'Associazione Amici Parco Monti Sibillini "CONCORSO FOTOGRAFICO 2010"
Visso, incantevole centro montano, è situato nelle Marche, al confine con l'Umbria, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, di cui è la sede. La collocazione dell'abitato, di impianto medievale, è di suggestiva bellezza: posto in una conca, alla confluenza di cinque valli, a 607 metri di altitudine, circondato da una corona di monti, con il profilo dei Sibillini a chiudere l'orizzonte. Il passato ricco di storia ha lasciato la sua impronta nell'urbanistica della città: le mura imponenti, i balconcini medievali e le case torri, i palazzetti gentilizi rinascimentali, gli eleganti portali in pietra arricchiti da motti latini e stemmi di antiche famiglie, costituiscono un insieme armonioso e per certi aspetti grandioso, se messo in rapporto con la limitata estensione del centro storico. La struttura dell'abitato è articolata attorno alle due piazze comunicanti, dove prospettano i principali edifici della città, tra cui la Collegiata di S. Maria, il Palazzo dei Priori e il Palazzo dei Governatori.
Ricco è il patrimonio artistico: oltre alle numerose opere ed affreschi presenti nella Collegiata, il Museo allestito nella ex chiesa di S. Agostino raccoglie una notevole collezione di artisti locali, dal XII al XVIII secolo. La storia, l'architettura e l'arte sono qui coniugate ad un eccezionale ambiente naturale, ad un panorama incantevole, alla possibilità di escursioni e passeggiate, alla ricchezza d'acqua, all'aria pura, alla tranquillità. Il paese è dotato di moderne strutture sportive ed è servito da vicini campi da sci, offrendo varie possibilità di svago ed interesse. La gastronomia locale, preparata con prodotti naturali, rievoca antichi sapori e costituisce un'ulteriore attrattiva per chi voglia visitare e soggiornare nella città di Visso, piccolo gioiello incastonato nella natura.
CENNI STORICI
Le origini di Visso, antichissime, sono incerte; risalirebbero al XIII secolo A.C. Certa è invece la conquista del suo territorio da parte delle Legioni romane nel 290 A.C. Denominata Vicus Elacensis, era probabilmente un piccolo nucleo agricolo sviluppato lungo le rive dei fiumi. Nel 408 il Vico fu distrutto dalle soldatesche di Alarico e ricostruito sul Colle della Concezione. Intorno al 570 fu annessa al Ducato di Spoleto e circa due secoli dopo al Castaldato di Ponte; è in questo periodo che si hanno le prime testimonianze dell'attuale denominazione. Intorno al XII secolo la popolazione viveva entro le mura fortificate del Castrum S.Joannis e le abitazioni sorte attorno alla Pieve (edificate nel 1143 nella valle, alla confluenza dei fiumi) vennero dotate di mura di cinta e collegate alle alture, dove sorgevano le torri di vedetta. Agli inizi del sec. XIII i vissani si costituirono in libero comune, fiero e bellicoso, continuamente in lotta con i territori confinanti.
Famosa è la disputa con Norcia, vinta dal popolo vissano nel 1552 e tramandata dal poemetto "La battaglia del Pian Perduto". Nel 1583 Gregorio XIII elevò Visso a sede del Governatorio, alle dipendenze del Legato Pontificio dell'Umbria. Nel 1828 Leone XII decretò a Visso il titolo di Città; precedentemente, nel 1433, Eugenio IV aveva concesso allo stemma cittadino l'utilizzo delle chiavi pontificie e il motto "Antiquum et fidele Vissum". Nel 1860, con la proclamazione del Regno d'Italia, Visso passò dall'Umbria alle Marche.
L’ARTE E I MUSEI
L'impianto medievale della città è stato caratterizzato dalla cinta muraria che collegava il nucleo urbano con le torri. Dell'antico Castrum S. Joannis rimangono la torre principale, imponente e massiccia, ed una torre minore, unite con un tratto delle mura castellane. Erano quattro le porte di accesso, rimaste tutte abbastanza integre nella loro struttura originaria. La più antica è la Porta Pontelato, edificata nel 1283. L'ingresso principale della città era, ed è tutt'ora, la porta S. Maria (ricostruita nel 1571), attraverso la quale si giunge nella piazza Martiri Vissani, cuore della città, dove prospetta, solenne, la Collegiata di S. Maria; inglobando l'antica Pieve del 1143, assunse l'aspetto attuale nel 1332. Il Palazzo dei Priori, attualmente sede del Municipio, risale al 1482; venne costruito sui resti del più antico palazzo duecentesco incendiato nel 1477 nel corso di un tumulto. La ricca collezione di arte cittadina è raccolta nel Museo allestito nell'ex chiesa di S. Agostino; vi sono esposti quadri, statue, argenterie ed affreschi soprattutto di artisti locali, tra cui Paolo da Visso (attivo tra il 1435 e il 1482), una cui opera è esposta al Louvre di Parigi. Nel Museo si custodisce inoltre una raccolta di manoscritti originali di Giacomo Leopardi, di notevole interesse per gli studi sull'evoluzione formale del Poeta. L'elenco comprende: sei Idilli (tra cui l'Infinito), cinque sonetti, quattordici lettere, l'epistola al Conte Pepoli e un commento alle rime del Petrarca.
Musei da visitare:
LUOGHI DI CULTO DA VISITARE
Santuario di Macereto
II Santuario di Macereto si erge solitario sulla vastità dell'omonimo altopiano, in un suggestivo ambiente montano. E' un edificio di eccezionale interesse architettonico; di forme bramantesche, fu edificato nel XVI secolo attorno alla più modesta Cappella del XIV secolo, qui sorta per custodire una statua della Madonna dalle virtù miracolose: narra la tradizione che il 12 agosto del 1359 i muli che trasportavano la statua, giunti nel luogo dove ora sorge il Santuario, si bloccarono e non vollero più proseguire. La grandiosa costruzione in pietra, di pianta ottagonale, fu progettata dall'architetto Mastro Battista da Lugano e portata a termine nel 1558. Si presenta con tre avancorpi su cui si aprono tre portali riccamente scolpiti, impreziositi da bassorilievi e colonnine con capitelli corinzi su cui poggia una cornice con il timpano triangolare. L'interno, a croce greca, racchiude l'antico Oratorio del '300, dove era custodita la statua della Madonna con Bambino. La decorazione pittorica fu eseguita dal pittore caldarolese Simone De Magistris.
Collegiata di Santa Maria
Presenta uno stile Romano-Gotico. E' abbellita da una stupenda facciatata.
Pieve di Santa Maria Assunta
L' antica Pieve dedicata a Santa Maria Assunta è situata nella frazione di Fematre. Nell' alto medioevo Fematre apparteneva al feudo dei conti Alviano, nel luogo dove si trova il paese sorgeva il castello, che data la sua posizione strategica in zona di confine tra Marche ed Umbria aveva acquisito notevole prestigio sul territorio.......APPROFONDIMENTI
VISSO - ITINERARIO STORICO
A cura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.....APPROFONDIMENTI
Varcata porta S. Maria una delle quattro porte che anticamente chiudevano le mura castellane, si giunge alla piazza Martiri Vissani ; di fronte troviamo l'antica chiesa di S. Agostino del sec. XIV, già convento Agostiniano. La facciata ha una singolare architettura abbruzzese, con portale gotico e rosone; l'interno, ad un'unica navata è oggi sede del museo parrocchiale. L'ingresso della chiesa di S. Maria, (sec. XIII), che è sovrastata dall'elegante campanile a bifore e trifore, è fiancheggiato da due leoni e adornato da un bellissimo portale con una porta lignea riccamente lavorata. Da notare, nella lunetta, l'Annunciazione di Paolo da Visso. All'interno, sulla destra, la pila dell'acqua Santa, finemente intagliata, mentre, di fronte, salendo alcuni gradini, si osserva la cappella del Battistero, a due navate, che in origine costituiva l'antica Pieve. Notevoli, nella chiesa, l'affresco di Giovanni Di Pietro detto "lo Spagna", gli affreschi dell'abside nonché altri posti lungo le pareti, tra cui un enorme San Cristoforo recentemente riportato alla luce.
Uscendo dalla Chiesa, troviamo il palazzo dei Governatori che, costruito nel sec. XIII, è stato più volte restaurato; della facciata primitiva resta infatti solo una bifora ed un arco murato; lungo il portico si aprono cinque archi, mentre sotto è ancora presente la porta d'ingresso della chiesa di S. Nicola, ove venivano portati i condannati. Antistante il palazzo dei Governatori si può ammirare il palazzo Varano costruito nel 1516 dal Duca di Camerino Giovanni Maria Varano, quale residenza estiva. Proseguendo, si giunge a largo G.B. Gaola Antinori dove si trova il palazzo dei Priori sede del Comune. Sulla facciata si apre un elegante portale gotico sovrastato da una finestra con balcone; nell'atrio sono conservati leoni, antiche misure del mercato e stemmi pontifici. Al primo piano, la sala del Consiglio con quadri che riproducono le Sibille. Al secondo, l'antica sala Consiliare, in cui si conserva, nella sua posizione originale, la tribuna degli Oratori, in pietra lavorata, e un affresco di Paolo da Visso del 1481.
Nell'archivio del palazzo sono custoditi i preziosi manoscritti autografi di Giacomo Leopardi, tra cui l'unico originale esistente de "L'Infinito". Sul largo G.B. Antinori troviamo anche il palazzo della Pia Casa , sulla cui facciata si nota un affresco con l'immagine della Madonna con il bambino tra S.Francesco e S.Chiara, eseguito da Tommaso di Bissone. Seguendo per un breve tratto via Galliano, via del Terriere e via Varano, si può osservare il caratteristico balconcino Medievale "Lu barzottu". Salendo, si raggiunge la chiesa della Concezione del sec. XIV dove si gode un bel panorama del centro storico. Scendendo sulla sinistra, si percorre un'antica scalinata che conduce a porta Ussitana e, proseguendo sotto l'arco, si giunge al palazzo Boncompagni. Percorrendo l'omonima via, si raggiunge la chiesa del Monastero di San Giacomo del sec. XVI, con scalinata laterale e portale rinascimentale in pietra e un balconcino medievale recentemete restaurato. Oltrepassato il ponte sul fiume Ussita, si arriva al palazzo Odescalchi, sulla cui facciata risaltano il portale e gli stemmi delle famiglie dei Boncompagni, Odorisi e Odescalchi.
A sinistra, la chiesa di S. Croce costruita nel sec. XIV ed ampliata nel XVI e, poco dopo, quella di S. Francesco del sec. XV, dalla facciata in stile romanico-abbruzzese goticizzante con un magnifico portale sovrastato da un singolare rosone. Proseguendo per via Pontelato, si giunge ali' omonima porta ad arco ogivale che, terminata nel 1283 ed ornata dagli stemmi di Visso e di Leone XIII, è sormontata da un residuo di torre in conci. Subito dopo si percorre la classica "passeggiata tra fiumi", fiancheggiando le antiche mura castellane. Voltando quindi su di un ponte di recente costruzione, si passa vicino all'antico monastero di Santa Chiara (oggi complesso residenziale) e si giunge nei pressi di porta Sant'Angelo, risalente al 1378. Essa è sormontata da tre stemmi: a destra uno scudo graticolato, al centro lo stemma di Visso e a sinistra il bassorilievo di San Michele Arcangelo. Percorrendo via della Sibilla, dove si affaciano diverse case e palazzetti del '300-'400, si torna in piazza San Francesco e da qui in piazza Martiri Vissani. Consigliata èanche la distensiva e interessante passegggiata alle magnifiche torri recentemente restaurate.
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VISSO - "La Stagione del Pesce" Settore Ittico Alto Nera
"Visso: emozioni.....passeggiando verso le Torri"
Visso anche nella pagina Facebook di AvventuraMarche
ALTONERA IN VACANZA ESTATE 2011
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